Bandini auto da corsa

Bandini Automobili, che prende il nome dal fondatore Ilario Bandini, operava a Forlì, in Emilia-Romagna, durante i giorni d’oro della produzione automobilistica italiana. Fondata nel 1946, la casa automobilistica sportiva sarebbe rimasta in attività fino al 1992. I metodi di produzione leggeri e innovativi di Bandini avrebbero influenzato altre società di auto sportive italiane del dopoguerra a seguirne l’esempio.La mente acuta di Mr. Bandini, la conoscenza delle corse e il suo occhio per i dettagli hanno assicurato che le auto Bandini fossero una forza da non sottovalutare sia in Europa che negli Stati Uniti. L’interesse per l’America crebbe quando Bandini Siluros (che in italiano significa siluro), con i loro motori da 750 cc urlanti e parafanghi anteriori svasati selvaggiamente, vinse i campionati di classe SCCA nel 1955 e nel 1957. Bandini stesso partecipò e guidò le sue auto in più di 60 gare, incluso il Mille Miglia dal 1947 al 1965, totalizzando 19 primi posti e 18 podi.Si ritiene che la deliziosa piccola Bandini 750 Sport Siluro offerta qui sia stata importata negli Stati Uniti nel 1953 dagli importatori italiani di automobili Tony Pompeo e Perry Fina, molto probabilmente con l’intenzione di essere utilizzata per la competizione. Si dice che l’auto sia stata acquistata dal defunto Raymond Milo nel 1992, a quel punto aveva bisogno di un restauro completo. Il restauro è stato eseguito a Pisa, Italia, da un negozio di nome Faralli Restauri, sotto la supervisione del nipote del fondatore dell’azienda Ilario Bandini, Dino Bandini.Oggi questa 750 Sport Siluro si presenta come un piccolo gioiello, con il suo telaio leggero e l’assetto delle sospensioni, i freni a tamburo tipo Alfin e le delicate ruote a raggi. La splendida carrozzeria in alluminio è rifinita in rosso racing italiano appropriato. La griglia della cassa per le uova, le feritoie e gli accessori da corsa potrebbero persino ricordare alcune delle Maserati di un’auto da Gran Premio Ferrari dell’epoca. Il cruscotto è adornato da bellissimi strumenti da corsa e indicatori bianchi, e l’interno è scarno e deciso. Questa deliziosa Bandini è idonea per molti eventi di corse e di guida d’epoca in tutto il mondo, come la Mille Miglia. Ilario Bandini era figlio di un agricoltore di Forlì.Dopo l’apprendistato come meccanico,nel 1938 si mise in proprio.Non si considerò mai il prpprietario di un officina quanto piuttosto un fabbricante di motori e un inventore con parecchi brevetti a suo carico.Ricevette anche una laurea honoris causa da una università americana.Bandini produsse sicuramente auto meravigliose,circa 73 dal 1947.Erano per la maggior  parte piccole auto da competizione,estremamente popolari nel dopoguerra. In seguito avrebbe realizzato anche alcuni magnifici esemplari di coupè sportive e granturismo.Spesso dotava le sue auto di motori Fiat elaborati ma utilizzò anche gli americani Crosley.Fra il 1947 e il 1952 questi motori a quattro cilindri con albero a camme in testa azionato da asta erano piuttosto avanzati.Spesso Bandini dotava il motore Crosley della propria testa di cilindro di un doppio albero a camme e di un albero a gomiti di sostituzione,sempre di sua realizzazione.La capacità del cilindro era determinata dalla lunghezza della corsa del pistone.Nel periodo migliore,cioè agli inizi degli anni 50,bandini aveva sotto le sue dipendenze 15 meccanici e produceva un auto al mese.

Nel 1960 bandini realizzava non meno di sette varianti del suo motore,con capacità variabile tra i 750 cc. e i 1300 cc.Quando si diffusero i motori centrali Bandini fu uno dei primi a utilizzare questa questa soluzione sulle sue auto di qualsiasi tipo si trattasse,compreso le  sportive stradali.

 

Bandini 750 SPORT Internazionale SAPONETTA

Bandini 750 SPORT Saponetta # 157
Bandini 750 SPORT Saponetta telaio/chassis# 157 San Quirico D’Orcia

La Bandini 750 sport internazionale chiamata anche semplicemente saponetta, è un’autovettura costruita dal 1957 al 1961 dalla Bandini Automobili di Forlì.

Questo nuovo tipo di vettura, approntata per la categoria 750 sport, sostituì la produzione della sport siluro. L’aggettivo internazionale intendeva rendere onore ai meriti raccolti oltreoceano dalla 750 sport siluro mentre “saponetta” è il nome con cui venne identificata dallo stesso Ilario Bandini per le sue forme rotondeggianti, simili appunto a quelle di una saponetta. Come il modello che ha sostituito, anche la saponetta, fu molto richiesta negli Stati Uniti dove fu utilizzata sia come auto da corsa che come “fuori serie” da esibire per le strade della città.

Il suo debutto in gara risale alla Mille Miglia del 1957 (prova del mondiale) guidata da Bruno Garavini, con un motore 750 cm³ Bandini-Crosley aggiornato (seconda serie) soprattutto nella testa riconoscibile per lo spinterogeno montato tra i due alberi a camme e i coperchi delle punterie inclinati a 45° con vistose nervature longitudinali.

La “Saponetta”, mantenne le caratteristiche di semplicità e leggerezza pur migliorando la tenuta di strada e la penetrazione aerodinamica. Dote che venne sfruttata in autodromi come il celebre circuito di Daytona e l’anello ad alta velocità dell’autodromo di Monza.

Il telaio, di costruzione Bandini, pur utilizzando la stessa tipologia di elementi della 750 siluro, viene modificato nelle dimensioni e nella distribuzione dei pesi. Aumenta il passo e le carreggiate, l’altezza da terra viene sensibilmente ridotta e anche la posizione del pilota viene notevolmente abbassata. Il vano motore, più grande, permetterà l’alloggiamento dei successivi motori 850 e 1000 cm³. La sospensione posteriore si arricchisce di un dispositivo anti-tramp e, in qualche eccezione, di un sistema a ruote indipendenti.

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Bandini-750-SPORT-Saponetta-Chassis/telaio #003 Mille Miglia 2015 San Quirico D’Orcia
Bandini 750 SPORT Saponetta # 157
Bandini 750 SPORT Saponetta telaio/chassis# 157 San Quirico D’Orcia

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